Indovina chi viene al Ceno ?
Eccoci alla prima uscita del calendario acquamossa;
il programma annunciava "fiume Ceno", ma gli idrometri parmensi
remavano contro:
encefalogramma piatto sugli appenini parmensi.. che si fa dunque?
Dopo aver interpellato chiromanti fluviali,veggenti idrometrici e
aruspici acquatici il gruppo organizzatore si affida a SanGiovese protettore dei CCFS
(Canoa Club Fiumi Secchi) e dirige i navigatori sul Taro.
Con grande sorpresa e giubilo contiamo tanti amici e (pagaiette):
all'imbarco oltre 15 soci in acqua.
Guidano le fila due promettenti e combattivi esemplari di Coccobrilli (Luca e Davide),
oltre agli organizzatori MemedesimoMarcoT, Valerio, Marco B e Jimmy
citiamo a futura memoria Roberto,Simona,Valeria, Monica,Ivano,Antonio
Spat., Roberta,CarloAlberto,Lucio Gaspero, Alessia and Robin.
Scendendo il Taro lo sguardo si perde tra la molteplicita' di sassi,
ma non ci distraiamo troppo perche' la corrente c'e', spruzzi e onde
ci svegliano, il sole ci bacia.
Ammiriamo il paesaggio stupendo tra traiettorie oblique che sagomano
il fianco del fiume.
Perseguiamo intenti didattici e ludici sognando un fantastico slalomeggiare,
per dare l’illusione ottica di un fianco agile e snello: la canoa ha un suo perche' anche con gli spigoli.
Al termine, non soddisfatti di aver trasformato una sobria discesa in
una bella giornata di canoa,
i nostri eroi hanno anche pensato argutamente di piazzare una robusta
merenda post-canoa,
rubata direttamente dai format di "A fior d'acqua".
A proposito di Format.. le menti illuminate del CCFS tra una fetta di
pancetta e salame made in Valerio
mettono in scena una esilarante intervista doppia: Ivano contro Robin !
Due modi di pensare la canoa, due ipotesi per vivere il nostro sport.
CarloAlberto e' novello moderatore e dirige le domande tra scienza e mistero,
cercando di fare una ardita esperienza socio-psico-canoistica.
La filosofia della decrescita felice di Ivano contrapposto allo
ying&yang delle discesa in solitaria di Robin.
Risate inesauribili che spero vengano riproposte presto da
CineCenacchi al grande pubblico cicibo'.
Tiriamo dunque le somme del bel weekend partendo dal presupposto che
il criterio nel giudizio non è quello che vediamo sul grado del fiume, ma quello che la nostra
fantasia ci porta a vivere.
La forza del progetto e' quella di significare qualcosa, in modo
trasversale e imprendibile.
Io e i miei compari ci siamo lasciati guidare da queste idee.
Grazie a tutti gli intervenuti e... alla prossima uscita!
Ciao,
MarcoT